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Fumetto

Le prime fumettiste italiane

Tra le primissime fumettiste italiane di successo abbiamo sicuramente le sorelle Angela e Luciana Giussani, famose soprattutto per essere le autrici di Diabolik.

Diabolik è stato il primo fumetto nero italiano, pubblicato dalla casa editrice Astorina.

Le due sorelle, nate entrambe a Milano, hanno dedicato tutta la loro vita e ovviamente la loro carriera a questa storia e episodi per ragazzi, il cui successo è stato tale da andare avanti ancora oggi. La serie è stata infatti poi trasformata in cartoni animati e addirittura in film.

Diabolik è stato pubblicato per la prima volta da Angela, la maggiore, che dopo tredici anni dall’uscita della prima puntata, ha chiamato a lavorare allo stesso progetto anche Luciana.

Dopo la scomparsa di Angela, avvenuta nel 1987, la sorella più piccola ha portato avanti da sola la casa editrice fino al 1999.

Ancora oggi, a distanza di tantissimi anni dalla prima uscita, le storie del misterioso personaggio di Diabolik e di Eva, vengono ancora pubblicate per la gioia dei più giovani ma non solo.

Sono tante infatti le persone di una certa età che ancora lo leggono con piacere, ricordando così i vecchi tempi.

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Arte

Arianna

In occasione della Festa della Donna una mostra speciale avrà luogo a Milano, presso lo Spazio culturale Seicentro.

“Arianna” è il nome che è stato dato all’esposizione delle opere dell’artista Portoghese Paula Dias.

È chiaro il riferimento alla mitologia e al personaggio di Arianna in particolare. Figlia del re di Creta Minosse, la ragazza si innamorò di Teseo giunto sull’isola per sconfiggere il Minotauro e gli diede un gomitolo di filo da utilizzare per non perdere la strada nel labirinto del terribile mostro.

Dal 6 al 15 marzo la mostra metterà in primo piano volti di donne, le loro paure, i loro sogni. La donne sanno infatti tenere tra le mani il filo che conduce alle cose davvero importanti della vita.

Nel labirinto della nostra esistenza sono le donne, creature sagge e pazienti, a trovare sempre la strada giusta con la loro forza. In esse non manca mai la determinazione, ma anche il coraggio di rischiare sempre e comunque.

Nella società di oggi spesso perdiamo di vista il nostro vero obiettivo, condizionati come siamo da tutto ciò che ci circonda. Se tutti noi fossimo Arianna, avremmo sempre il nostro filo a disposizione per non perdere mai la nostra strada.

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Arte

Miss.Tic

Miss.Tic è il nome d’arte di una particolare artista parigina attiva già dagli anni Ottanta.

Nata nel 1956 nel magnifico quartiere di Montmartre, patria dell’arte francese, la donna d’origine tunisina è diventata una delle più grandi street artist di Parigi e la sua fama si è diffusa velocemente anche all’estero tra gli appassionati del genere.

Dopo essere stata in California Miss.Tic torna nel suo paese e invade i muri delle città con le sue opere. Poetessa sperimentale abbina spesso ai suoi disegni anche frasi. Giochi di parole e inversioni capaci di creare un senso tutto nuovo a concetti già conosciuti sono il marchio di fabbrica di questa speciale artista.

Uno dei temi più comuni che si ritrovano nei lavori della parigina e la rottura dello stereotipo della donna fatale, la seduttrice.

L’artista è però nota anche per le sue reinterpretazioni di opere famose come quelle di Toulouse-Lautrec (tra l’altro attivo un secolo prima nel suo stesso quartiere ai piedi del Sacro Cuore), Manet, Delacroix, Gauguin, Caravaggio e tantissimi altri.

I lavori di Miss.Tic rappresentano per lo più donne, spesso autoritratti, in bianco e nero. Le immagini sono davvero ridotte all’essenziale, ma la postura dei personaggi e le frasi ad assi abbinate rendono le opere veramente coinvolgenti.

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Hulk

Hulk, il fumetto con protagonista l’omonimo personaggio, è nato nel 1962 dai disegni di Stan Lee e Jack Kirby.

Hulk, il cui vero nome è Bruce Banner, è stato pubblicato dalla Marvel Comics, che ha partorito tantissime altre interessanti storie di supereroi.

Bruce è uno scienziato che, dopo essere stato vittima di un incidente causato da un suo stesso esperimento, ottiene dei poteri particolari. Sviluppa infatti una sorta di alter ego più impulsivo e violento.

Il protagonista si sdoppia in due personaggi distinti. Da un lato è il solito docile Bruce, dall’altro appena si innervosisce si trasforma in Hulk, un colosso verde come la sua rabbia.

Il gigante rappresenta infatti la personalità nascosta delle persone, le reazioni inconsce che mai vorremmo mostrare in pubblico. Il supereroe della Marvel ha una forza sovrumana, è praticamente invincibile tanto da risultare pericoloso anche per chi gli sta affianco.

Come è già successo per tante storie a fumetti anche Hulk ha dato poi vita a serie di cartoni animati oltre che a film da super incassi al botteghino.

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Fumetto

ZeroCalcare

Tra i fumettisti italiani di successo del momento c’è sicuramente ZeroCalcare.

ZeroCalcare è lo pseudonimo del giovanissimo Michele Rech, trentaduenne di Arezzo che si è sempre dedicato a reportage di un certo spessore.

Ultimo arrivato, ma non per questo ultimo per la sua importanza, è Con il cuore a Kobane, reportage a fumetti uscito a gennaio sulla rivista Internazionale.

Il racconto, di circa quaranta pagine, è nato dopo un viaggio dell’autore nella città, per portare aiuto e solidarietà al popolo curdo.

In effetti proprio dall’Italia qualche mese fa si sono mosse diverse organizzazioni di ragazzi e centri sociali per manifestare il loro disappunto sulla battaglia di Kobane, lasciata sola dal resto del mondo.

La lotta contro l’Isis può avere basi solo col sostegno da parte di più persone possibili. Non si tratta di una guerra confinata ad un singolo paese, ma lo scontro con gli atti terroristici, che distruggono la libertà delle persone, è un problema che riguarda tutti.

ZeroCalcare col suo fumetto non fa sicuramente un resoconto preciso e dettagliatissimo su quello che succede nel confine turco-siriano, ma dà sicuramente un’idea di quanto sia difficile la situazione, vista da un semplice italiano passato di lì e rimasto coinvolto per lo meno emotivamente nel caso.

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Arte

Un tour nella street art made in Naples

Domani alle 14, a Largo San Giovanni Maggiore a Napoli, si terrà il primo “Napoli Paint Stories; street art & graffiti tour”.

Il giro tra le opere di street art, tutte realizzate da artisti napoletani, porterà curiosi e appassionati alla scoperta di un mondo nuovo. I vicoli del centro storico di Napoli sono infatti ricchi di graffiti, murales e stencil, che spesso e volentieri per la fretta di tutti i giorni non vengono notati.

Ecco quindi che grazie a questo simpatico evento tutti potranno fare un giro nel misterioso mondo della urban art, un’arte ancora così poco conosciuta ma che tanto ha da raccontare sui problemi dei quartieri.

Anche un’opera così alternativa può infatti essere un segno di protesta o almeno di denuncia di tutto ciò che non va nelle nostre città.

Grazie alla visita guidata per i vicoli del capoluogo campano si scopriranno i lavori di Cyop&Kaf, Zilda, Arp, ma anche di artisti stranieri come il grande Banksy. Durante il tour verranno naturalmente illustrate anche le tecniche utilizzate per la realizzazione delle opere.

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Fumetto

Corto Maltese

Hugo Pratt nel 1967 ideò il personaggio di Corto Maltese, protagonista dell’omonima serie di fumetti.

La storia del protagonista di questi episodi è molto frammentaria, la sua vita ci è infatti raccontata tramite alcuni indizi che lo stesso disegnatore lascia intuire ai lettori nelle vicende che vanno a comporre le diverse parti del fumetto.

Sappiamo per certo che il personaggio, figlio di un uomo di mare e una gitana, è vissuto agli inizi del Novecento e dopo aver abbandonato una carriera da marinaio si dedica alla pirateria.

Durante lo sviluppo delle storie, Corto Maltese si ritrova di volta in volta coinvolto in avventure che lo portano a girare il mondo intero.

Agli inizi del Novecento il protagonista del fumetto di Hugo Pratt si trova coinvolto in diverse vicende, molte delle quali effettivamente avvenute, come ad esempio la guerra dei Boxers in Cina o addirittura incontra grandi personaggi come lo scrittore James Joyce, Stalin e Rasputin.

Sono stati forse proprio questo mix di realtà e fantasia, nonché la nube di mistero che avvolge il protagonista a rendere Cortomaltese un fumetto tanto amato e tanto letto non solo da ragazzini ma anche da persone adulte, che hanno potuto rivivere attraverso quelle pagine momenti molto vicini alla loro esistenza.

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Fumetto

Qui, Quo e Qua

Paperopoli non è abitata solo da adulti, esistono anche i bambini. Qui, Quo e Qua sono i simpatici nipotini di Paperino. Figli di sua sorella Della Duck, i tre pestiferi paperi vivono con lo zio proprio perché sono impossibili da gestire e devono essere puniti allontanandoli da casa.

Compaiono prima volta nell’episodio “I nipoti di Paperino” nel 1938. Da allora i tre gemellini non hanno più lasciato la storia, comparendo sia nei fumetti che nei cortometraggi animati.

Inizialmente Qui, Quo e Qua vengono presentati solo come dei ragazzini un po’ troppo esuberanti e combina guai, sempre sgridati dallo zio che perde spesso la pazienza alle prese con le loro marachelle.

Man mano però i personaggi subiscono un’evoluzione, fino a diventare dei piccoli genietti. Grazie alla loro furbizia e alle loro conoscenze in qualunque campo si riescono a risolvere tantissimi problemi. Essi, travestiti da supereroi, aiuteranno anche Paperinik nel portare giustizia a Paperopoli. Nell’omonimo fumetto li troviamo infatti sotto le sembianze dei 3Q, un gruppo di paperini coraggiosi e abilissimi istruiti da Archimede.

Anche se sono gemelli (i tre si distinguono solo dal colore dei berretti) hanno personalità molto diverse tra loro, che vengono fuori nel corso dei vari episodi. Nonostante la loro indole avventurosa i tre paperi sono però pur sempre dei bambini affezionati al loro sfortunatissimo zio.

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Fumetto

Barbapapà

Barbapapà è un fumetto francese ideato da Annette Tison e Talus Taylor, una coppia di coniugi. Il “Barbe à papà” in lingua francese indica lo zucchero filato, tanto amato dai bambini, e in effetti i personaggi di queste famose vignette non sono altro che delle nuvole di zucchero filato.

Le avventure di Barbapapà e della sua famiglia sono cominciate negli anni Settanta. Il personaggio appare per la prima volta nel giardino della casa di una normale famiglia. Le sue dimensioni enormi e il colore rosa spaventano tutti, tranne due bambini che diventano suoi amici.

Il protagonista della storia ha un corpo molle che può trasformarsi in qualunque oggetto o animale, risolvendo così tantissimi problemi. Barbapapà però purtroppo si sente tanto solo, perché continua ad essere escluso dal paesino in cui vive, visto che i suoi abitanti lo temono e non riescono a fidarsi.

I due bimbi suoi amici però aiutano il gigante rosa dal cuore tenero a trovare Barbamamma in giro per il mondo. Dopo un lungo viaggio la trovano nello stesso luogo in cui è comparso Barbapapà. I due decidono di mettere su una loro famiglia. Ecco quindi che nascono addirittura sette piccoli figlioletti.

Il fumetto, divenuto poi anche un cartone animato, è ricco di messaggi positivi per i bambini. La famiglia Barbapapà aiuta infatti gli umani a risolvere i loro problemi quotidiani.

 

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Fumetto

Hubert e Takako

Di amicizie strane nei cartoni animati se ne vedono davvero tante, ma quelle tra Hubert e Takako è a dir poco particolare.

Basti pensare già al fatto che Hubert è un grosso maiale e Takako è una piccolissima mosca. I due non sono solo diversi fisicamente, per non parlare poi del fatto che appartengono a due specie completamente opposte, ma hanno anche due caratteri differenti e ben distinti.

Hubert è un tipo un po’ solitario, maniaco delle pulizie e non manifesta mai i propri sentimenti. In effetti Takako in un episodio lo rimprovera proprio per la sua incapacità di piangere come tutte le persone normali.

Takako invece è una mosca molto intraprendente, socievole, coraggiosa e amante della musica rock.

I due hanno una strana amicizia, condividono lo stesso appartamento ma spesso litigano perché le loro personalità non vanno mai del tutto d’accordo. Un giorno Takako arriva addirittura a minacciare di andarsene di casa.

Tutto però si risolve sempre tra i due che in realtà si vogliono un gran bene e non possono fare a meno l’uno dell’altra.

Il cartone animato francese, prodotto dalla Xilam, è arrivato in Italia solo nell’estate 2014, ma ha già conquistato i bambini.