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Arte

Alex Grey

L’arte psichedelica di Alex Grey è ormai famosa in tutto il mondo. L’artista statunitense è noto per la realizzazione di lavori molto particolari sia nell’ambito della pittura che della scultura e soprattutto per le sue opere multimediali.

L’uso delle nuove tecnologie è fondamentale nell’arte di Grey, che ha conciliato in maniera eccellente il suo genio con tecniche attuali che coinvolgono i mass media.

L’artista è conosciuto anche per le sue performance creative, una sorta di rituale attraverso il quale analizza concetti per lui fondamentali nell’ambito della vita dell’uomo moderno.

Alex Grey è considerato un esponente della New Age, un movimento del Novecento che comprende numerose correnti sociali e psicologiche.

Grey, conosciuto anche come maestro della Visionary Art, ha collaborato con diversi gruppi musicali nella realizzazione di video.

Naturalmente i video ideati dall’eccezionale disegnatore sono a dir poco particolari, basti pensare a quelli realizzati per le canzoni del gruppo metal Tool, già famoso per il suo stile e i suoi ritmi al di fuori delle convenzioni.

Interessante in Grey è anche lo studio dell’anatomia, dettaglio che si nota in molte delle sue opere rappresentanti il corpo umano, ripreso in vari momenti della sua esistenza.

 

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Arte

Hello Kitty

Hello Kitty è una dolce gattina divenuta idolo dei bambini, ma non solo. Nata nel 1974 per mano di Yuko Shimizu, Kitty White, nome intero della micetta, è stata adottata dall’azienda giapponese Sanrio.

Kitty è una gattina bianca, con un fiocchetto rosso sull’orecchio destro. Sua caratteristica è il fatto di non avere la bocca.

Su questa particolarità naturalmente si è cercata una spiegazione e secondo una delle varie versioni si pensa che la micia sia stata inventata da un imprenditore la cui figlia, affetta da un brutto male, è rimasta muta.

Ideata inizialmente per i bambini, Hello Kitty è divenuta oggetto di tantissimi gadget anche per adulti. Donne di qualunque età la adorano per il suo viso dolce e i colori che la rendono così solare.

C’è chi addirittura ordina mobilia per la casa tutta in stile Hello Kitty, tant’è che in vari negozi è possibile preparare una lista di nozze tutta ispirata alla gattina.

Inventata in Giappone, la micia non ci ha messo molto ad avere successo anche in America e in Europa dove ha davvero spopolato grazie anche ai cartoni animati che la vedono protagonista.

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Fumetto

Mafalda

Tra i fumetti che hanno avuto più successo tra gli anni Sessanta e Settanta c’è sicuramente da ricordare Mafalda.

Ancora oggi un po’ ovunque, su borse, diari, quaderni, agende, ecc., troviamo stampe che raffigurano il volto di questa simpatica ragazzina con citazioni che la contraddistinguono.

Nata come semplice soggetto per una campagna pubblicitaria, Mafalda ha ben presto ottenuto tutt’altro ruolo nell’editoria americana.

La striscia a fumetti, che come titolo aveva il nome della protagonista, ha avuto origine in America Latina per mano del disegnatore argentino Quino, nome d’arte di Joaquin Lavado.

In poco tempo il fumetto è arrivato anche in Europa, dove naturalmente ha riscosso un grande successo di pubblico.

Mafalda è una bambina di soli sei anni, ma nonostante questo è molto intelligente e sveglia.

Le sue riflessioni la portano a porsi domande su problemi di grossa entità come il razzismo, le guerre e la fame nel mondo.

Come tutti i bambini anche per lei i suoi genitori, o comunque gli adulti in generale, sono fonte inesauribile di informazioni.

Come spesso accade però nemmeno “i grandi” sanno trovare le risposte giuste alle domande dei loro figli, che con innocenza e ingenuità ci fanno ragionare su questioni alle quali normalmente diamo anche troppo poca importanza.

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Arte

Toulouse-Lautrec e la Belle Époque

La Belle Époque è stato un periodo di grande splendore in Francia. Iniziata alla fine dell’Ottocento, terminò purtroppo con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale.

In quegli anni di pace e serenità la Francia divenne il centro culturale dell’Europa. Da lì infatti ebbero origine le correnti artistiche e letterarie più importanti. Fu quello il periodo delle magnifiche Esposizioni Universali, delle nuove scoperte e delle serate nei locali più belli di Parigi.

Uno dei luoghi più alla moda naturalmente era il Moulin Rouge, al quale si ispirò il pittore Toulouse-Lautrec nei suoi manifesti.

Molte delle opere dell’artista sono infatti manifesti degli spettacoli portati in scena nel locale. La vita mondana era la protagonista dei suoi disegni.

Ballerine, direttori artistici, ma anche prostitute erano i soggetti preferiti di Toulouse, originario di Albi ma trasferitosi a Parigi per passione e per lavoro.

Toulouse-Lautrec era considerato l’anima di Montmartre, il quartiere di Parigi dove si trovavano i locali più importanti e dove si radunavano tutti i mondani della città senza differenze di classe. Manifesti, disegni e dipinti del pittore sono ancora amati e si trovano ovunque per le strade della romanticissima capitale francese. Le sue opere hanno infatti segnato un’intera epoca di meraviglie e tranquillità

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Fumetto

Betty Boop

Uno dei primissimi personaggi di animazione di successo è stato sicuramente Betty Boop, nata da un’idea dei fratelli Fleischer negli anni Trenta.

Betty Boop divenne una vera e propria “icona di bellezza”, rappresentava infatti il prototipo della ragazza sempre alla moda dell’epoca. Stiamo in effetti parlando del periodo tra gli anni Venti e Trenta in cui la musica jazz ebbe il suo boom di successo.

Il personaggio dei cartoni animati, ancora in bianco e nero, indossava un tubino nero, giarrettiera e portava i capelli corti con frangetta, così come si usava a quel tempo.

Oltre ad essere una sex symbol Betty Boop racchiudeva in sé anche tanta simpatia e autoironia, tanto da conquistare sia uomini che donne di tutte le età.

Gli episodi che la vedono protagonista sono ovviamente ambientati nei magnifici Roaring Twenties, ovvero gli Anni Ruggenti, che furono un periodo di grande splendore per gli Stati Uniti, fino purtroppo alla grave crisi economica del 1929. Betty Boop è ispirata ad un personaggio realmente esistito, ovvero la cantante Helen Kane. Essa ne riproduce sia l’aspetto che la voce.

Quando a metà degli anni Trenta si decise di cambiare l’immagine di Betty, rendendola una docile casalinga, il cartone animato non ebbe più il successo raggiunto fino a quel momento e fu costretto a chiudere i battenti.

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Fumetto

Sin City

Sin City è un particolare fumetto uscito per la prima volta nel 1991 negli Stati Uniti. La serie, ideata dal fumettista, regista e sceneggiatore Frank Miller, è molto vicina al genere noir.

Dal fumetto sono stati poi tratti due film, girati da Robert Rodriguez, Quentin Tarantino e lo stesso Frank Miller, ispirato ad alcuni episodi della serie.

L’ambientazione è diversa rispetto a quella di tante altre creazioni americane. L’atmosfera è cupa, triste e le scene sono intrise di suspense. Il fatto che i disegni siano in bianco e nero rende il tutto ancora più tetro.

In effetti le storie sono ambientate a Sin City (“città del peccato”), una cittadina in cui la violenza regna sovrana. Omicidi, droga, serial killer brutali formano l’intricata trama del fumetto dalle atmosfere estremamente dark.

La novità, oltre che nell’ambientazione, sta forse nella forte analisi psicologica dei personaggi che nel corso degli episodi rivelano sempre più tratti della loro personalità, che resta comunque coperta da un velo di mistero.

In Italia il fumetto si è affermato un po’ più lentamente, vista la travagliata storia editoriale. Negli Stati Uniti invece Sin City è stato portato al successo dalla Dark Horse Comics, fondata da Mike Richardson

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Arte

Lady Pink

Generalmente quando si parla di street art e graffiti di ogni genere non solo ci si rivolge ad un pubblico solitamente maschile, ma si mostrano anche lavori realizzati perlopiù da uomini. Quello dell’arte di strada è un campo in cui il ruolo femminile viene sempre sottovalutato, ma esistono diverse donne che già negli anni Settanta hanno fatto della street art un mestiere oltre che una passione.

Una di esse è Sandra Fabara, meglio nota con lo pseudonimo di Lady Pink. L’artista nata in Ecuador nel 1969, è cresciuta nel Queens, a New York, e ha iniziato la sua carriera alla fine degli anni Settanta quando il suo fidanzato fu arrestato e trasferito a Porto Rico.

Oltre che di pittura Lady Pink si è anche interessata al teatro, tant’è che ha partecipato a diverse rappresentazioni teatrali negli Stati Uniti.

La carriera di realizzatrice di graffiti è iniziata con la creazione di disegni nelle stazioni della metropolitana della città. Il successo è tale che a soli 21 anni Sandra è riuscita a mettere su la sua prima mostra personale che le ha permesso di farsi conoscere ad un pubblico non più solo di strada.

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Fumetto

Hello Spank

Hello Spank, di cui tutti per lo più ricordiamo il simatico cartone animato trasmesso anche in Italia, è in realtà nato come fumetto.

In effetti si tratta di un manga, termine col quale in Europa Occidentale intendiamo i fumetti di origine giapponese. La prima edizione risale al 1979, quindi potremmo dire che è relativamente recente.

La prima versione cartacea italiana usciva sul Corriere dei Piccoli, col titolo “Spank, tenero rubacuori”.

La storia inizia con l’arrivo della piccola Aiko a casa dello zio. La ragazza ha da poco perso il padre, che si crede perduto in mare e sua madre si trova a Parigi per lavoro. Poco dopo essersi trasferita nella nuova città Aiko subisce anche la perdita della sua cagnolina, che finisce sotto un’auto. Ecco perché le affidano il dolce Spank, cagnolino nero e bianco, anche lui orfano di padrone.

È naturalmente impossibile non affezionarsi a Spank, così tenero e impacciato, un vero combinaguai.

Tutti gli animali presenti nel fumetto sono quasi umanizzati, essi infatti non solo camminano su due zampe, ma provano anche sentimenti ed emozioni come i loro padroni. Hello Spank è ancora tanto amato per la sua infinita dolcezza, il suo sorriso con le guance rosse. È forse uno dei fumetti più riusciti della storia dei manga giapponesi.

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Arte

Romantici semafori

A Napoli qualche tempo fa i cittadini si sono svegliati con una speciale sorpresa.

Presa la macchina per andare a lavoro o per accompagnare i bambini a scuola, si sono trovati davanti dei semafori particolari.

Il classico rosso rotondo aveva forma di cuore! Un pò assonnati e increduli i cittadini sono rimasti perplessi, ma poi hanno capito che si trattava veramente di cuori.

L’iniziativa, realizzata nel giro di una notte dall’Accademia di Belle Arti, è stato un omaggio ad un altro progetto che l’inverno scorso ha fatto sorridere un pò tutti.

Sulla collina di San Martino era stato infatti installato un enorme cuore, proprio come quello dei semafori, per anticipare quello che sarebbe stato il Festival del Bacio.

Il grande cuore è stato poi tolto e i cuoricini trovati sui semafori fanno pensare che molto probabilmente si sta cercando una nuova location per quello che ormai è diventato il “cuore di Napoli”.

Napoli si sa è una città calda, fatta di persone affettuose, ecco quindi che il cuore diventa un simbolo perfetto che racchiude in sé la personalità dei napoletani.

Il Festival del Bacio fu ideato per festeggiare San Valentino, ma l’amore deve essere celebrato tutto l’anno.

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Fumetto

Flash Gordon

Nel 1934 fu pubblicato per la prima volta un fumetto col titolo di “Flash Gordon”, dal nome dell’omonimo protagonista.

La storia, ideata da Alex Raymond, inizialmente usciva all’interno di altri quotidiani, poi dato il successo è stato portata al cinema e in televisione. Il protagonista inoltre è stato anche scelto come soggetto per una serie di francobolli da collezione negli anni Novanta.

Le avventure di Gordon si svolgono sul pianeta Mongo, dove il supereroe con altri amici deve proteggere la popolazione dal cattivissimo imperatore Ming.

Questo fumetto come tanti altri è ambientato nello spazio, questo probabilmente per rendere più realistici avvenimenti che sulla Terra non avrebbero avuto il minimo senso.

In effetti quello che non conosciamo, che ci è completamente oscuro, viene sempre osservato con un velo di sospetto e di magia, ecco perché ambientare certe peripezie altrove può sembrare più significativo.

Fino al 2007 sono state prodotte serie televisive in onore di questo personaggio fantastico, che a distanza di tanti anni fa ancora sognare bambini e ragazzi che hanno imparato a conoscerlo grazie a padri e nonni, che ben ricordano le prime uscite di questa meravigliosa storia e episodi.