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Fumetto

Simon’s cat

Simon Tofield è l’autore della simpatica serie di cartoni animati “Simon’s cat” (Il gatto di Simon).

L’animatore britannico ha dato vita a queste storielle rintracciabili su YouTube nel 2008.

Nel 2009 Tofield ha perfino realizzato un libro sulle avventure di questo buffo gattino, che le escogita tutte per farsi dare da mangiare.

L’autore del fumetto è davvero un amante degli animali, di fatti possiede ben quattro gatti che lo hanno ispirato portandolo al successo con questi divertentissimi episodi.

Inoltre è lo stesso Tofield a doppiare il miagolio del gatto nei suoi video.

“Simon’s cat” racconta in brevi puntate la vita di un bel micio simpatico, che fa di tutto per richiamare l’attenzione del suo padrone. La situazione degenera soprattutto quando a casa si presenta il ‘nuovo arrivato’, un piccolo micetto di cui il gatto di casa diviene gelosissimo.

Le avventure del micio fanno ridere ed intrattengono allegramente le persone, perchè sono sotto certi aspetti realistiche.

Chi ha un gatto sa cosa vuol dire essere svegliati alle 4 del mattino col micio che sale sul letto, fa le fusa e ci prende a zampate finchè non gli diamo attenzioni. Per non parlare delle lotte a chi occupa per primo il divano. I gatti hanno infatti il vizio di allungarsi e occupare più spazio del dovuto, lasciando a noi il pavimento.

Insomma questo piccolo fenomeno del web piace molto e circola alla grande grazie al passaparola sui social network.

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Arte

Fafi, quando la street art è donna

L’abilità grafica, la street art, la capacità di trovare forme d’arte alternative non è prerogativa solo degli uomini.

Una bella dimostrazione ce la dà Fafi, artista donna che attualmente vive e lavora a Parigi.

Fafi è famosa soprattutto per le sue originali creazioni al femminile: le Fafinettes.

Le Fafinettes sono apparse per la prima volta nelle strade francesi, più precisamente a Toulouse, nel lontano 1994. Queste creazioni di Fafi sono delle donne, dalle forme rotondeggianti e con espressioni ammiccanti.

Quella dell’artista francese è in effetti una provocazione, una risposta a tutto quello che è il mondo degli uomini. Le Fafinettes rappresentano in qualche modo lo stato d’animo della loro ideatrice nel momento in cui le disegna.

Dall’arte di strada, visto il successo delle sue figure, Fafi è passata alla moda ed alla creazione di video musicali.

Nota a tutti è infatti la collaborazione con la cantante Lily Allen nel video del singolo “Oh My God”.

Fafi ha inoltre anche diretto lei stessa un video con protagonista Mademoiselle Yulia, che interpreta “Gimme Gimme”. In questo caso la cantante veste i panni di una Fafinette in carne ed ossa.

Insomma una donna è riuscita a creare un mondo parallelo, fatto di sole donne, partendo da semplici disegni sulle mura della città per poi sfondare nella moda e nella televisione. Come si suol dire: “i sogni diventano realtà”.

 

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Fumetto

Braccio di Ferro

Il simpaticissimo Braccio di Ferro nasce dalla mente del grande fumettista americano Elzie Crisler Segar.

Braccio di Ferro, noto anche come Popeye, apparve per la prima volta in una striscia a fumetti nel lontano 1929, solo successivamente, dato il successo, entrò a far parte di un fumetto intitolato col suo stesso nome.

Lo sveglio e forzuto marinaio è diventato subito l’idolo dei bambini di tutto il mondo. Simpatico, coraggioso e sensibile allo stesso tempo.

Oltre alla caratteristica pipa sempre in bocca, Braccio di Ferro si contraddistingue nelle varie storielle narrate nei fumetti, per la sua incredibile forza.

Secondo i racconti il marinaio diventa fortissimo dopo aver mangiato gli spinaci, di cui possiede sempre a portata di mano delle scatole.

Fino a qualche decennio fa, infatti, si credeva che gli spinaci contenessero un enorme quantitativo di ferro, che nel fumetto (divenuto poi anche cartone animato) diventava l’espediente attraverso il quale il protagonista riusciva a prendere energie per sconfiggere il nemico Bruto e salvare la sua bella Olivia.

Ancora oggi le mamme cercano di convincere i proprio figli a mangiare gli spinaci per diventare grandi e forti come Braccio di Ferro.

Storie intramontabili quelle del buffo marinaio, come quelle di tanti altri personaggi dei fumetti del secolo scorso, che ancora oggi vengono ricordate con piacere.

 

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Arte

Antonio Boggeri e la grafica pubblicitaria

Antonio Boggeri, fondatore dell’omonimo Studio Boggeri, è stato uno dei più grandi esperti di grafica pubblicitaria italiani.

Fu inoltre uno dei pionieri nell’applicazione della fotografia alla grafica pubblicitaria, cosa che non veniva attuata nei primi decenni del Novecento.

Boggeri mise in pratica questa tecnica innovativa dopo aver approfondito le sue conoscenze sul fotomontaggio presso la stamperia Alfieri & Lacroix.

Negli anni Cinquanta lo Studio Boggeri divenne il primo ad occuparsi di grafica per grandi aziende multinazionali.

L’idea di utilizzare la fotografia, nuovo mezzo di espressione artistica, nelle strategie di marketing, fu naturalmente geniale.

Le immagini divennero così molto più realistiche e in questo modo i compratori cominciarono a rispecchiarsi di più nelle scene riprodotte nei manifesti pubblicitari.

La fotografia ha dato infatti una svolta alla grafica pubblicitaria, che in questo modo si è arricchita di nuovi stimoli.

È naturalmente sempre una soddisfazione sapere che anche in Italia c’è stato chi è riuscito a introdurre qualcosa di nuovo e affascinante, che ha contribuito nella crescita di un settore importantissimo quale quello della promozione dei prodotti.

Non si può non pensare al fatto che proprio tra gli anni Cinquanta e Sessanta la pubblicità ricoprì un ruolo fondamentale nella riuscita delle aziende. Fu quello infatti il periodo storico che segnò l’inizio della società dei consumi e le strategie di marketing all’epoca dovevano essere sempre rinnovate.

 

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Arte

ROA, lo street artist degli animali

ROA è lo pseudonimo di un artista belga i cui lavori sono conosciuti a livello internazionale.

Questo street artist infatti si sposta di città in città lasciando di volta in volta la sua firma sulle mura dei paesi che visita.

Ha girato un pò tutta l’Europa, ma è arrivato addirittura negli Stati Uniti d’America e nella lontanissima Nuova Zelanda.

I colori da lui più usati sono generalmente il bianco e il nero, al massimo il rosso. Ma capita comunque di trovare suoi lavori realizzati con un mix di colori più vivaci.

Le sue immagini hanno fatto il giro del mondo, rendendolo famoso a lvello internazionale, soprattutto grazie alla fotografia. Chiunque si trova infatti di fronte ad un’opera di ROA non può non fotografarla e mostrarla così agli amici.

I soggetti più disegnati dall’artista belga sono gli animali, mai disegnati a caso però.

Egli infatti raffigura sempre gli animali tipici del posto in cui si trova. Generalmente preferisce riprodurre roditori e per renderli ancora più realistici ne disegna addirittura lo scheletro interno.

Potremmo dire che ad oggi sono davvero poche le città che non sono state ancora toccate dall’abilità di ROA, ma probabilmente quelle poche rimaste saranno ben presto abbellite con uno dei suoi capolavori.

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Fumetto

Zep e il suo Titeuf

Philippe Chappuis, meglio conosciuto semplicemente come Zep, è l’ideatore del tanto amato fumetto di Titeuf.

Zep è un fumettista svizzero, divenuto famoso per il grande pubblico proprio grazie a questo personaggio tanto amato soprattutto dai bambini.

Inizialmente il fumetto non fu un successo e il progetto fu più volte rifiutato, ma finalmente poi un produttore accettò di pubblicare le storie di Titeuf e la fortuna del ragazzino col ciuffettone biondo fu immediata.

Il personaggio è stato talmente amato nei fumetti, che ne è poi stato fatto anche un cartone animato per la televisione.

La storia racconta di un ragazzino di 11 anni, chiamato appunto Titeuf, che cerca di analizzare il mondo degli adulti, con tutte le sue problematiche, attraverso i suoi occhi di bambino.

Titeuf si pone molte domande sul mondo, ma spesso e volentieri non capisce bene come funzionano le cose e dà una sua stramba interpretazione a tutto. Proprio per questo suo modo originale di affronatare la vita viene spesso preso in giro dai compagni di scuola e compreso a fatica dai genitori che lo ritengono fin troppo turbolento.

Bellissimo il rapporto che il ragazzino ha con la nonna ormai defunta, ma sempre viva nei suoi ricordi, tanto che Titeuf ancora le parla e le racconta i suoi segreti.

Come tutti i fumetti per bambini, anche questo è molto costruttivo e aiuta i ragazzini ad avvicinarsi a quello che è l’oscuro mondo dei grandi.

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Fumetto

Il fumetto di Tiramolla

Nell’ormai lontano 1952 Roberto Renzi ideò il personaggio di Tiramolla, che apparve per la prima volta sul mensile Cucciolo.

Tiramolla era il risultato di un esperimento riuscito male, dal quale venne fuori questo simpatico personaggio figlio del caucciù e della colla.

Si occupò della realizzazione grafica dell’idea di Renzi, il disegnatore Giorgio Rebuffi, altro grande fumettista italiano, la cui fama è per lo più legata a questo buffo filo nero elastico, con tanto di cappello in testa.

Tiramolla fu inserito all’interno delle avventure di Beppe e Cucciolo (da cui nacque il nome della rivista), che secondo la trama del fumetto erano suoi grandi amici.

Ben presto però, visto il successo ottenuto, Tiramolla divenne il protagonista di un fumetto tutto suo, intitolato proprio “Le storie di Tiramolla”.

Sia Beppe e Cucciolo che Tiramolla erano editi dalla Alpe, una giusta concorrente italiana della Disney. I fumetti prodotti da questa casa editrice raccontavano storie con toni ben diversi da quelli della Disney, rendendoli per certi versi molto più interessanti.

Tiramolla è ancora oggi ricordato da molti di quegli ormai non più ragazzini, che lo leggevano e aspettavano con ansia ogni mese l’uscita di un nuovo numero con altre fantastiche avventure.

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I nostri artisti

Clet, l’artista “stradale”

Clet è un particolare artista di origine bretone, che ormai da più di 18 anni vive a Firenze.

Uno dei suoi lavori più famosi, esposti nel capoluogo toscano, è l’ “Uomo comune”, installato senza permesso, ma Clet è noto per lo più per i simpatici disegni realizzati sui cartelli stradali.

Le sue piccole opere sono ormai divenute famose un po’ in tutta Italia, oltre che in Francia, ma di recente la sua arte è addirittura arrivata a New York.

Clet è uno street artist atipico, non polemizza contro la società, l’uomo, la modernità, ma ad ogni modo la sua arte riesce a diventare provocazione.

I disegni dell’artista francese sono in realtà semplici adesivi, che Clet, aiutato da alcuni amici, incolla durante la notte per mandare un messaggio pacifista e contro l’inquinamento.

A soli 43 anni Clet ha raggiunto fama mondiale, incuriosendo tutti quelli che al mattino, in auto, alzano lo sguardo e notano questi simpatici disegni di omini neri, impegnati in diverse attività sui divieti, gli obblighi, i segnali di pericolo ecc.

L’artista utilizza così spazi comuni come le strade, per diffondere in maniera sottile le sue idee, strappando però anche un sorriso a chi ad un tratto nota le sue opere.

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Fumetto

Mordillo

Guillermo Mordillo, noto ai più semplicemente come Mordillo, è un fumettista argentino, i cui personaggi sono ancora oggi molto amati.

Mordillo è un esponenete della graphic novel, ossia quei fumetti senza la nuvoletta bianca contenente i discorsi tra i protagonisti.

I personaggi da lui rappresentati sono infatti muti e si esprimono a gesti, danno un senso di pace e serenità, che va in contrasto con la realtà giornaliera vissuta da noi esseri umani, presi dal troppo parlare, sprecare tempo e parole e far arrivare a livelli altissimi lo stress.

Molte delle scenette del fumettista argentino, da sempre adottato dall’Europa, sono ambientate nel mondo dello sport, con quella calma e quella tranquillità che non sono certo tipiche dei veri campi da gioco.

È proprio questo suo riuscire a trasmettere un senso di spensieratezza, forse, che fa di lui uno dei disegnatori più amati da tutto il mondo e da persone di tutte le età.

Oltre a questi fumetti “muti” Mordillo è famoso anche per aver disegnato alcune delle immagini dell’amatissimo Braccio di Ferro, divenuto poi addirittura un cartone animato.

Guillermo Mordillo è da anni nel cuore di chiunque ami sognare ad occhi aperti un mondo più sereno, quasi utopistico, che traspare dalle pagine dei suoi fumetti.

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Arte

Banksy, un artista contro le regole

Banksy è uno street artist inglese, cresciuto a Bristol. La tecnica da lui maggiormente utilizzata è lo stencil, che gli permette di creare diverse forme su svariate superfici.

Basta prendere un qualunque materiale, come ad esempio un cartoncino, ritagliarlo secondo l’immagine che si vuole ottenere e dopodichè versare il colore su di esso. Il risultato sarà una figura colorata solo nei punti in cui il nostro materiale è stato ritagliato.

Banksy è noto soprattutto per le sue rappresentazioni contro la guerra, il capitalismo, la corruzione politica, sempre in chiave ironica.

La sua arte è divenuta famosa anche in Italia grazie forse ad uno stencil realizzato nel centro storico di Napoli, in cui riproduceva un dipinto del Bernini, rivisto e trasformato in chiave moderna, sempre a mo’ di parodia della società contemporanea.

Lo stravagante artista è conosciuto anche per la sua abilità nell’esporre di nascosto alcuni suoi lavori in musei statali, lavori che spesso sono rimasti in bella vista per diversi giorni nelle gallerie d’arte all’insaputa di tutti.

Oltre ad essere uno dei migliori street artist del mondo, Banksy è anche il maggior esponente della Guerrilla Art, ramo della Street Art, che si propone di lasciare traccia della propria esistenza nelle città, evitando però che venga svelata l’identità dei suoi rappresentanti.