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Fumetto

Babar

Il fantastico Babar è frutto dell’immaginazione di un disegnatore francese: Jean de Brunhoff.

L’illustratore è divenuto noto al grande pubblico proprio grazie al saggio elefantino che lo ha reso famoso in moltissime nazioni.

La prima apparizione di Babar risale addirittura al lontanissimo 1931! “L’’Histoire de Babar”, arrivato in Italia col titolo di “Il primo libro di Babar”, è stato il primo libro che ha visto protagonista l’elefantino.

Jean de Brunhoff è riuscito poi a portare a termine altri sei racconti per bambini, sempre con lo stesso personaggio, prima di morire nel 1937.

Il figlio di de Brunhoff ha poi con gioia intrapreso anch’egli la carriera di disegnatore, realizzando altre storie su Babar.

Babar è in realtà nato dalla fantasia della moglie del suo primo illustratore. La donna infatti raccontava queste storielle ai loro figli e da queste semplici storielle sono poi nati degli splendidi libri d’infanzia che hanno fatto il giro del mondo.

Come anche per altri racconti è successo, le avventure di Babar si sono poi trasformate col tempo in simpatici cartoni animati, oltre che in un film risalente ormai al 1989.

Tutti ricordano con piacere le mille storie del re Babar e dei suoi amici e anche i più piccoli, oggi, grazie ai loro genitori, sono venuti a conoscenza dell’esistenza si questo interessante personaggio.

 

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Arte Fumetto

Diddl

Nel 1990 è nato Diddl, buffo topolino divenuto protagonista asssoluto di un’infinita serie di gadget per ragazzi.

Diddl è stato realizzato da Thomas Goletz, un disegnatore tedesco il cui progetto iniziale era quello di disegnare un canguro.

La sua fantasia si è poi evoluta fino alla creazione di questo bellissimo topino dalle orecchie ed i piedi enormi.

Diddl è famoso per la sua espressione dolce, che viene spesso riportata in coloratissime cartoline d’auguri. La sua immagine è in genere accompagnata da frasi delicate e romantiche, che fanno di lui uno dei personaggi più cercati quando si vuole inviare un messaggio affettuoso a qualcuno e non si sa cosa dire.

Oltre a regnare sulle cartoline, Diddl è anche l’immagine modello di moltissimi accessori per la scuola, nonchè capi d’abbigliamento.

Il dolce topolino non è il solo protagonista di tutti questi gadget. È infatti spesso accompagnato da Diddlina, la sua fidanzata, caratterizzata anch’essa dalle classiche orecchie giganti, le guance rosa sul pelo bianco e le zampe di dimensioni enormi rispetto al resto del corpo.

Oltre a Diddlina troviamo tanti altri simpatici personaggi: un corno blu, un orsacchiotto, un cagnolino e molti altri ancora.

Il magico mondo di Diddl dagli anni Novanta ad oggi ha davvero conquistato tutti, sia bambini che genitori.

 

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Fumetto

Snoopy

Charles M. Schulz è l’ideatore dei magnifici fumetti di Snoopy e i suoi amici.

La prima apparizione del cagnolino Snoopy sulle strisce animate risale addirittura al 1950, nell’ambito della serie Peanuts.

In effetti inizialmente il personaggio non era stato preso in considerazione come il protagonista delle storie, ma dato il successo dovuto alla sua simpatia, molti dei racconti sono stati successivamente scritti propio appositamente per lui.

La particolarità di Snoopy è che naturalente, essendo un cane, non può parlare, ma pensa tantissimo. I suoi pensieri sono spesso e volentieri così profondi da destare ammirazione in chi li legge.

Gli altri animaletti presenti nel fumetto riescono a leggere nei pensieri di Snoopy. Tra questi il simpaticissimo Woodstock, l’uccellino quasi sempre presente al fianco del cagnolino.

Il suo migliore amico è Charlie Brown, protagonista di tantissime altre scenette comiche con l’amica Lucy.

Charlie Brown è un ragazzino col quale Snoopy riesce addirittura a giocare a baseball. In effetti altra caratteristica che fa di Snoopy un cane unico al mondo, è il fatto che cammini su due zampe come un essere umano.

Dopo una prima serie di vignette in cui si muoveva a quattro zampe, il protagonista dei fumetti di Shulz ha poi assunto completamente sembianze umane.

 

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Fumetto

Simon’s cat

Simon Tofield è l’autore della simpatica serie di cartoni animati “Simon’s cat” (Il gatto di Simon).

L’animatore britannico ha dato vita a queste storielle rintracciabili su YouTube nel 2008.

Nel 2009 Tofield ha perfino realizzato un libro sulle avventure di questo buffo gattino, che le escogita tutte per farsi dare da mangiare.

L’autore del fumetto è davvero un amante degli animali, di fatti possiede ben quattro gatti che lo hanno ispirato portandolo al successo con questi divertentissimi episodi.

Inoltre è lo stesso Tofield a doppiare il miagolio del gatto nei suoi video.

“Simon’s cat” racconta in brevi puntate la vita di un bel micio simpatico, che fa di tutto per richiamare l’attenzione del suo padrone. La situazione degenera soprattutto quando a casa si presenta il ‘nuovo arrivato’, un piccolo micetto di cui il gatto di casa diviene gelosissimo.

Le avventure del micio fanno ridere ed intrattengono allegramente le persone, perchè sono sotto certi aspetti realistiche.

Chi ha un gatto sa cosa vuol dire essere svegliati alle 4 del mattino col micio che sale sul letto, fa le fusa e ci prende a zampate finchè non gli diamo attenzioni. Per non parlare delle lotte a chi occupa per primo il divano. I gatti hanno infatti il vizio di allungarsi e occupare più spazio del dovuto, lasciando a noi il pavimento.

Insomma questo piccolo fenomeno del web piace molto e circola alla grande grazie al passaparola sui social network.

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Fumetto

Braccio di Ferro

Il simpaticissimo Braccio di Ferro nasce dalla mente del grande fumettista americano Elzie Crisler Segar.

Braccio di Ferro, noto anche come Popeye, apparve per la prima volta in una striscia a fumetti nel lontano 1929, solo successivamente, dato il successo, entrò a far parte di un fumetto intitolato col suo stesso nome.

Lo sveglio e forzuto marinaio è diventato subito l’idolo dei bambini di tutto il mondo. Simpatico, coraggioso e sensibile allo stesso tempo.

Oltre alla caratteristica pipa sempre in bocca, Braccio di Ferro si contraddistingue nelle varie storielle narrate nei fumetti, per la sua incredibile forza.

Secondo i racconti il marinaio diventa fortissimo dopo aver mangiato gli spinaci, di cui possiede sempre a portata di mano delle scatole.

Fino a qualche decennio fa, infatti, si credeva che gli spinaci contenessero un enorme quantitativo di ferro, che nel fumetto (divenuto poi anche cartone animato) diventava l’espediente attraverso il quale il protagonista riusciva a prendere energie per sconfiggere il nemico Bruto e salvare la sua bella Olivia.

Ancora oggi le mamme cercano di convincere i proprio figli a mangiare gli spinaci per diventare grandi e forti come Braccio di Ferro.

Storie intramontabili quelle del buffo marinaio, come quelle di tanti altri personaggi dei fumetti del secolo scorso, che ancora oggi vengono ricordate con piacere.

 

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Fumetto

Zep e il suo Titeuf

Philippe Chappuis, meglio conosciuto semplicemente come Zep, è l’ideatore del tanto amato fumetto di Titeuf.

Zep è un fumettista svizzero, divenuto famoso per il grande pubblico proprio grazie a questo personaggio tanto amato soprattutto dai bambini.

Inizialmente il fumetto non fu un successo e il progetto fu più volte rifiutato, ma finalmente poi un produttore accettò di pubblicare le storie di Titeuf e la fortuna del ragazzino col ciuffettone biondo fu immediata.

Il personaggio è stato talmente amato nei fumetti, che ne è poi stato fatto anche un cartone animato per la televisione.

La storia racconta di un ragazzino di 11 anni, chiamato appunto Titeuf, che cerca di analizzare il mondo degli adulti, con tutte le sue problematiche, attraverso i suoi occhi di bambino.

Titeuf si pone molte domande sul mondo, ma spesso e volentieri non capisce bene come funzionano le cose e dà una sua stramba interpretazione a tutto. Proprio per questo suo modo originale di affronatare la vita viene spesso preso in giro dai compagni di scuola e compreso a fatica dai genitori che lo ritengono fin troppo turbolento.

Bellissimo il rapporto che il ragazzino ha con la nonna ormai defunta, ma sempre viva nei suoi ricordi, tanto che Titeuf ancora le parla e le racconta i suoi segreti.

Come tutti i fumetti per bambini, anche questo è molto costruttivo e aiuta i ragazzini ad avvicinarsi a quello che è l’oscuro mondo dei grandi.

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Fumetto

Il fumetto di Tiramolla

Nell’ormai lontano 1952 Roberto Renzi ideò il personaggio di Tiramolla, che apparve per la prima volta sul mensile Cucciolo.

Tiramolla era il risultato di un esperimento riuscito male, dal quale venne fuori questo simpatico personaggio figlio del caucciù e della colla.

Si occupò della realizzazione grafica dell’idea di Renzi, il disegnatore Giorgio Rebuffi, altro grande fumettista italiano, la cui fama è per lo più legata a questo buffo filo nero elastico, con tanto di cappello in testa.

Tiramolla fu inserito all’interno delle avventure di Beppe e Cucciolo (da cui nacque il nome della rivista), che secondo la trama del fumetto erano suoi grandi amici.

Ben presto però, visto il successo ottenuto, Tiramolla divenne il protagonista di un fumetto tutto suo, intitolato proprio “Le storie di Tiramolla”.

Sia Beppe e Cucciolo che Tiramolla erano editi dalla Alpe, una giusta concorrente italiana della Disney. I fumetti prodotti da questa casa editrice raccontavano storie con toni ben diversi da quelli della Disney, rendendoli per certi versi molto più interessanti.

Tiramolla è ancora oggi ricordato da molti di quegli ormai non più ragazzini, che lo leggevano e aspettavano con ansia ogni mese l’uscita di un nuovo numero con altre fantastiche avventure.

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Fumetto

Mordillo

Guillermo Mordillo, noto ai più semplicemente come Mordillo, è un fumettista argentino, i cui personaggi sono ancora oggi molto amati.

Mordillo è un esponenete della graphic novel, ossia quei fumetti senza la nuvoletta bianca contenente i discorsi tra i protagonisti.

I personaggi da lui rappresentati sono infatti muti e si esprimono a gesti, danno un senso di pace e serenità, che va in contrasto con la realtà giornaliera vissuta da noi esseri umani, presi dal troppo parlare, sprecare tempo e parole e far arrivare a livelli altissimi lo stress.

Molte delle scenette del fumettista argentino, da sempre adottato dall’Europa, sono ambientate nel mondo dello sport, con quella calma e quella tranquillità che non sono certo tipiche dei veri campi da gioco.

È proprio questo suo riuscire a trasmettere un senso di spensieratezza, forse, che fa di lui uno dei disegnatori più amati da tutto il mondo e da persone di tutte le età.

Oltre a questi fumetti “muti” Mordillo è famoso anche per aver disegnato alcune delle immagini dell’amatissimo Braccio di Ferro, divenuto poi addirittura un cartone animato.

Guillermo Mordillo è da anni nel cuore di chiunque ami sognare ad occhi aperti un mondo più sereno, quasi utopistico, che traspare dalle pagine dei suoi fumetti.

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Fumetto

Il papà di Paperino

Carl Barks, fumettista statunitense, è stato uno dei più importanti autori della Disney.

È noto soprattutto per essere l’ideatore di Paperino, lo sfortunato personaggio degli omonimi fumetti.

Barks è infatti conosciuto anche come “l’uomo dei paperi” o “il sindaco di Paperopoli” proprio perchè autore di questo mondo immaginario che ha appassionato bambini e ragazzi di tante generazioni fino ad oggi.

Il fumettista americano, nato nel 1901, iniziò la sua carriera di disegnatore creando vignette umoristiche per un giornale di Minneapolis. Il suo lavoro per la Disney iniziò solo nel 1935, quando proprio Walt Disney si mise alla ricerca di nuovi talenti per la sua azienda.

Nel 1937 grazie al personaggio di Paperino riuscì a realizzare la miglior scena comica di un intero cartone animato.

Barks infatti ideò una sequenza nella quale il buffo papero trovandosi seduto sottosopra sulla sedia di un barbiere robot, si trovò a farsi radere il fondoschiena al posto della barba.

Altro personaggio reso grande grazie alla bravura di Carl è Zio Paperone, figura ispirata a quella del Signor Scrooge di Canto di Natale, il racconto di Charles Dickens.

I personaggi di Barks sono tutti molto simili agli esseri umani, sia nell’aspetto che per i vizi e le virtù che li caratterizzano. È stato forse proprio questo il motivo per cui queste storie hanno conquistato e continuano a conquistare bambini ma anche genitori.

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Fumetto

Lupo Alberto compie 40 anni

Il 2014 è stato l’anno di Lupo Alberto. Il simpatico lupacchiotto blu dei fumetti ha compiuto infatti quaranta anni e tante mostre sono state organizzate in suo onore in tutta Italia.

Lupo Alberto nasce nel 1974 dalla penna di Silver, pseudonimo di Guido Silvestri, noto fumettista italiano.

Inizialmente la storia venne introdotta su strisce pubblicate per il Corriere dei Ragazzi, ma di lì a poco il successo che travolse il simpatico lupacchiotto lo portò ad essere non solo illustrato in un mensile, ma a diventare protagonista di cartoni animati per la televisione e addirittura videogiochi, in tempi più moderni.

La storia raccontata da Silver deve probabilmente la sua fortuna al fatto che i personaggi, in particolar modo quello del protagonista, reincarnano un pò tutti i vizi e e le virtù degli esseri umani, ma non solo quelle! Anche le condizioni sociali decisamente precarie del lupo ricordano per sommi capi quelle di molti italiani.

Lupo Alberto è stato infatti disegnato come disoccupato, un pò fannullone, fidanzato ma incapace di provare vero amore per la gallina Marta.

La povera Marta dal canto suo, come molte donne, spera che il suo amato cambi, maturi e la sposi, coronando così il suo sogno.

Guido Silvestri ha dato vita quindi ad una simpatica fattoria i cui personaggi possono facilmente essere rapportati con soggetti reali.