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Papa Superman

Mauro Pallotta è un fumettista, grafico e pittore italiano. Di recente è stato al centro di una particolare vicenda.

È lui infatti il realizzatore di Superpope, il Superpapa comparso improvvisamente in via Plauto (quartiere Borgo Pio) a Roma.

Il papa è stato infatti ritratto sottoforma di supereroe, mentre è intento a spiccare il volo per correre in aiuto di qualche innocente in pericolo.

Il disegno è stato realizzato su carta e poi attaccato al muro della strada sopracitata, quindi non ha arrecato alcun danno alle mura cittadine.

L’idea di Pallotta, già noto per altri suoi lavori, ha avuto un successo esorbitante, destando sorrisi e ammirazione.

Quando il disegno è stato tolto dalla parete del quartiere della capitale, la gente del posto si è quasi ribellata. L’immagine di papa Francesco, paragonata a quella di Superman è piaciuta e molto.

Infondo proprio papa Francesco ha conquistato i cuori di tantissmi fedeli non solo italiani. In tanti accorrono da tutto il mondo per vederlo da vicino e ricevere una sua benedizione, quindi in qualche modo viene visto come un salvatore. È un papa buono, venuto da molto lontano per insegnarci cos’ è l’amore e cos’è la giustizia.

Mauro Pallotta col suo disegno è riuscito a dare un pò di gioia a tutti e ha reso omaggio ad un grande pontefice, amato per la sua dolcezza e simpatia.

 

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Fafi, quando la street art è donna

L’abilità grafica, la street art, la capacità di trovare forme d’arte alternative non è prerogativa solo degli uomini.

Una bella dimostrazione ce la dà Fafi, artista donna che attualmente vive e lavora a Parigi.

Fafi è famosa soprattutto per le sue originali creazioni al femminile: le Fafinettes.

Le Fafinettes sono apparse per la prima volta nelle strade francesi, più precisamente a Toulouse, nel lontano 1994. Queste creazioni di Fafi sono delle donne, dalle forme rotondeggianti e con espressioni ammiccanti.

Quella dell’artista francese è in effetti una provocazione, una risposta a tutto quello che è il mondo degli uomini. Le Fafinettes rappresentano in qualche modo lo stato d’animo della loro ideatrice nel momento in cui le disegna.

Dall’arte di strada, visto il successo delle sue figure, Fafi è passata alla moda ed alla creazione di video musicali.

Nota a tutti è infatti la collaborazione con la cantante Lily Allen nel video del singolo “Oh My God”.

Fafi ha inoltre anche diretto lei stessa un video con protagonista Mademoiselle Yulia, che interpreta “Gimme Gimme”. In questo caso la cantante veste i panni di una Fafinette in carne ed ossa.

Insomma una donna è riuscita a creare un mondo parallelo, fatto di sole donne, partendo da semplici disegni sulle mura della città per poi sfondare nella moda e nella televisione. Come si suol dire: “i sogni diventano realtà”.

 

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Antonio Boggeri e la grafica pubblicitaria

Antonio Boggeri, fondatore dell’omonimo Studio Boggeri, è stato uno dei più grandi esperti di grafica pubblicitaria italiani.

Fu inoltre uno dei pionieri nell’applicazione della fotografia alla grafica pubblicitaria, cosa che non veniva attuata nei primi decenni del Novecento.

Boggeri mise in pratica questa tecnica innovativa dopo aver approfondito le sue conoscenze sul fotomontaggio presso la stamperia Alfieri & Lacroix.

Negli anni Cinquanta lo Studio Boggeri divenne il primo ad occuparsi di grafica per grandi aziende multinazionali.

L’idea di utilizzare la fotografia, nuovo mezzo di espressione artistica, nelle strategie di marketing, fu naturalmente geniale.

Le immagini divennero così molto più realistiche e in questo modo i compratori cominciarono a rispecchiarsi di più nelle scene riprodotte nei manifesti pubblicitari.

La fotografia ha dato infatti una svolta alla grafica pubblicitaria, che in questo modo si è arricchita di nuovi stimoli.

È naturalmente sempre una soddisfazione sapere che anche in Italia c’è stato chi è riuscito a introdurre qualcosa di nuovo e affascinante, che ha contribuito nella crescita di un settore importantissimo quale quello della promozione dei prodotti.

Non si può non pensare al fatto che proprio tra gli anni Cinquanta e Sessanta la pubblicità ricoprì un ruolo fondamentale nella riuscita delle aziende. Fu quello infatti il periodo storico che segnò l’inizio della società dei consumi e le strategie di marketing all’epoca dovevano essere sempre rinnovate.

 

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ROA, lo street artist degli animali

ROA è lo pseudonimo di un artista belga i cui lavori sono conosciuti a livello internazionale.

Questo street artist infatti si sposta di città in città lasciando di volta in volta la sua firma sulle mura dei paesi che visita.

Ha girato un pò tutta l’Europa, ma è arrivato addirittura negli Stati Uniti d’America e nella lontanissima Nuova Zelanda.

I colori da lui più usati sono generalmente il bianco e il nero, al massimo il rosso. Ma capita comunque di trovare suoi lavori realizzati con un mix di colori più vivaci.

Le sue immagini hanno fatto il giro del mondo, rendendolo famoso a lvello internazionale, soprattutto grazie alla fotografia. Chiunque si trova infatti di fronte ad un’opera di ROA non può non fotografarla e mostrarla così agli amici.

I soggetti più disegnati dall’artista belga sono gli animali, mai disegnati a caso però.

Egli infatti raffigura sempre gli animali tipici del posto in cui si trova. Generalmente preferisce riprodurre roditori e per renderli ancora più realistici ne disegna addirittura lo scheletro interno.

Potremmo dire che ad oggi sono davvero poche le città che non sono state ancora toccate dall’abilità di ROA, ma probabilmente quelle poche rimaste saranno ben presto abbellite con uno dei suoi capolavori.

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Banksy, un artista contro le regole

Banksy è uno street artist inglese, cresciuto a Bristol. La tecnica da lui maggiormente utilizzata è lo stencil, che gli permette di creare diverse forme su svariate superfici.

Basta prendere un qualunque materiale, come ad esempio un cartoncino, ritagliarlo secondo l’immagine che si vuole ottenere e dopodichè versare il colore su di esso. Il risultato sarà una figura colorata solo nei punti in cui il nostro materiale è stato ritagliato.

Banksy è noto soprattutto per le sue rappresentazioni contro la guerra, il capitalismo, la corruzione politica, sempre in chiave ironica.

La sua arte è divenuta famosa anche in Italia grazie forse ad uno stencil realizzato nel centro storico di Napoli, in cui riproduceva un dipinto del Bernini, rivisto e trasformato in chiave moderna, sempre a mo’ di parodia della società contemporanea.

Lo stravagante artista è conosciuto anche per la sua abilità nell’esporre di nascosto alcuni suoi lavori in musei statali, lavori che spesso sono rimasti in bella vista per diversi giorni nelle gallerie d’arte all’insaputa di tutti.

Oltre ad essere uno dei migliori street artist del mondo, Banksy è anche il maggior esponente della Guerrilla Art, ramo della Street Art, che si propone di lasciare traccia della propria esistenza nelle città, evitando però che venga svelata l’identità dei suoi rappresentanti.

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Arte I nostri artisti

Gli splendidi manifesti pubblicitari degli anni Trenta

Uno dei più grandi designer italiani degli anni Trenta fu Marcello Nizzoli (Boretto, 1887 – Camogli, 1969).

Nizzoli iniziò a farsi conoscere ideando cartelloni pubblicitari per la Campari, ma in seguito la sua fama si consolidò grazie alla collaborazione come pubblicitario per la Olivetti.

Uno dei manifesti più importanti e conosciuti da lui realizzati è sicuramente quello con raffigurata la Motosacoche, una moto svizzera in voga a quell’epoca, appartenente ad una casa automobilistica fondata nel 1899.

Oggi i disegni di questo grande grafico di cui la nostra penisola può andare fiera sono divenuti addirittura oggetti da collezione.

Riproduzioni dei lavori di Marcello Nizzoli sono rivendute in tutto il mondo come vere e proprie opere d’arte.

Molto richiesti ad esempio i manifesti pubblicitari realizzati per il Cordial Campari, Bitter Le coq, i Lubrificanti Fiat e tanti altri ancora.

Nizzoli può essere considerato in qualche modo un esperto di marketing, vista l’abilità nell’ideare sempre immagini interessanti da utilizzare per marchi di successo.

Un buon pubblicitario quindi, oltre che designer. I suoi disegni sono ancora oggi ricordati da tutti, dai più anziani ai più giovani, proprio perchè è riuscito ad entrare coi suoi lavori nell’immaginario di tutti.

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Blu: la Street Art contro il capitalismo

Blu è lo pseudonimo di un artista bolognese, che ha deciso di non rivelare mai al pubblico la sua vera identità.

Lo street artist, considerato uno dei migliori attualmente in azione, ha iniziato la sua carriera realizzato graffiti con bombolette spray sulle mura della sua città.

Col passare del tempo l’utilizzo di nuove tecniche e pitture a tempera gli hanno permesso di realizzare le sue opere su superfici sempre più vaste.

La sua arte, dapprima conosciuta solo in Italia, ha poi preso il volo anche all’estero, soprattutto dopo il disastro ambientale del 2010, che ha visto lo sversamento di un’ingente quantità di petrolio nel mare del Golfo del Messico.

In quell’occasione Blu ha realizzato una significativa immagine su un palazzo della città di Lisbona, in cui si vede un uomo con una corona sul capo, le cui punte riportano i loghi delle imprese petrolifere. Il personaggio raffigurato mantiene tra le mani il pianeta Terra a mo’ di bicchiere e ne beve il contenuto con una cannuccia.

L’immagine è molto suggestiva, così come i tanti altri lavori dell’artista, che invitano le persone a riflettere sulla fine che ha fatto la nostra società.

Un mondo ormai completamente gettato nella morsa del capitalismo, nel quale non ci si accorge più del vaolre della natura, se non quando questa ci si rivolta contro.

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NO CURVES

La Tape Art è un tipo di arte underground, che consiste nella realizzazione di opere col solo uso del nastro adesivo.

Questa è una tecnica particolare e che incurioscisce molto, visto l’effetto particolare che dona al lavoro di chi la adopera.

NO CURVES è uno dei più importanti esponenti di questa originale tecnica.

Il suo stile è unico anche perchè, come ci suggerisce il nome “no curves”, non ha curve.

I disegni dell’artista, sempre realizzati con lo scotch, formano figure geometriche perfette, senza che però si creino curve o comunque rotondità.

Questo giovane artista è ormai diventato una sorta di fenomeno tra i ragazzi di tutto il mondo, soprattutto grazie all’aiuto del web. I social network infatti aiutano NO CURVES a far circolare il suo lavoro nel mondo e sono sempre di più le persone che lo apprezzano e che addirittura tentano di imitarlo.

Il ragazzo realizza queste piccole opere d’arte, tutte rigorosamente utilizzando il solo nastro adesivo, su qualunque superficie: dalle mura cittadine, ai cartelloni, ai più svariati oggetti.

Anche in Italia sono arrivati i suoi lavori, tant’è che l’artista viene spesso invitato a mettere su qualche piccola esposizione nelle principali città del nostro paese.

Insomma ecco un nuovo modo di fare Street Art, un’arte particolare che se realizzata nel giusto modo non può che abbellire la nostra città.